Riprende la 'guerra' fra Rimini e San Marino per la questione del versamento dell'Iva su beni acquistati a San Marino da cittadini italiani ed utilizzati in Italia. Di nuovo a rischio barche, aerei, auto e tanto altro, nonostante il ripetuto diverso parere della Cassazione.
Corriere Romagna San Marino: Chi usa beni in leasing deve pagare l’Iva /
L’affitto delle auto il caso più eclatante. E non sono esenti neppure i titani d’Italia
RIMINI. Avviso a quanti utilizzano in Italia beni di cui sono venuti in possesso stipulando un leasing made in San Marino, o comunque con Paesi extra Ue o con regime fiscale agevolato. Le Fiamme gialle, su disposizione della magistratura riminese, vi stanno mettendo nel mirino. Il motivo? Per la procura, infatti, non appena la supercar, la macchina per lavorare il legno oppure un ecografo, esce dal Titano, chi la usa sul suolo italico deve pagare l’Iva.
E deve ricordare che se l’Iva da versare supera i 3.999 euro, il mancato versamento risulta violazione penale. Ed è proprio in virtù anche di questo caposaldo della normativa vigente, che il tribunale del Riesame ha bocciato il ricorso presentato dalla società di leasing sammarinese intestataria della Ferrari F430 spider sequestrata lo scorso luglio a un albergatore riminese che stava scorrazzando sul lungomare abbondantemente sopra i limiti di velocità, in compagnia dei figlioletti di 5 e 6 anni. E’ la seconda volta che il Riesame boccia la richiesta di dissequestro del bolide di Maranello. Ed ora lo spettro della confisca di questo gioiello dal costo di 179.951 mila euro (al netto degli optional), è tutt’altro che una mera ipotesi. Ma quante autovetture con targa del Titano sono a rischio? (...)
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Di fatto, la Guardia di Finanza, non riconosce il Registro Navale di San Marino.
Come non riconosce, del resto, di fatto, il Registro Aeronautico.
