Annamaria Gradara - NQ di Rimini: Firmato ieri il protocollo voluto dalla Prefettura che coinvolge istituzioni, associazioni, banche e Abi / Sentinelle contro l’usura / Il procuratore Giovagnoli: “Ecco come agisce la criminalità organizzata” / La presidente del Tribunale Talia: “Casi in aumento”. In corso 12 indagini
[Lo scorso dicembre, la vicenda della tabaccaia finita nelle mani degli usurai]
RIMINI. Un protocollo pensato più per prevenire che per curare. Una iniziativa fortemente voluta dalla Prefettura, alla quale hanno aderito soggetti istituzionali, associazioni economiche e sociali, ordini professionali, l'Abi regionale. Ieri la firma, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio, alla presenza del commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura prefetto Elisabetta Belgiorno, che ha parlato di “una bella sfida, che potrebbe essere esperienza campione da esportare in altre realtà con stesse caratteristiche”. I numeri questa volta non vengono in soccorso, hanno convenuto il prefetto di Rimini Claudio Palomba, la presidente del tribunale di Rimini Rossella Talia e il procuratore capo Paolo Giovagnoli, intervenuti ieri mattina, dopo i saluti del vice presidente della Fondazione Carim Cagnoli, del sindaco Andrea Gnassi e del presidente della Provincia Stefano Vitali, alla presentazione del protocollo per la prevenzione e contrasto dei fenomeni dell'estorsione e dell'usura. I numeri non sono significativi. Le denunce per usura, in tutta la provincia, ogni anno si contano sulle dita di una mano (3, 4 al massimo). Perché il fenomeno è di quelli che difficilmente vengono denunciati. Ma c'è. E la crisi di questi anni non ha fatto che alimentarlo. (...)