E' una vergogna senza fine quella cui si va assistendo giorno dopo giorno, per la Repubblica di San Marino, causa la ex Banca del Titano.
La prima parte si era -per così dire- conclusa con la perdita secca da parte di ogni cittadino sammarinese di 500 euro a testa senza alcuna concreta possibilità di recupero, avendo i governi concesso, di fatto, una immunità giudiziaria agli artefici del buco, avallata in qualche modo da Banca Centrale.
La seconda parte - cioè il passaggio da Banca del Titano a San Marino International Bank portata avanti da Banca Centrale- si sta rivelando ancor più devastante sotto i colpi del pm Perla Lori e del gip
Vilma Passamonti.
Banca Centrale ha partecipato direttamente all'operazione Bdt-Smib come ha raccontato Stefano Caringi a Fabio Di Vizio.
Ed anche i successori di Caringi e Luca Papi sono rimasti in qualche modo coinvolti dato che si è parlato di una ulteriore erogazione di 5 milioni di euro.
La Smib, da Roma, proprio in questi giorni, è vista come una banca parallela della Tercas, ad uso dell'ex direttore Antonio Di Matteo attraverso la compagna Cinzia Ciampani e, soprattutto, Francescantonio Di Stefano.
Perché gli ex membri del Comitato per il Credito ed il Risparmio (Stefano
Macina, Fiorenzo Stolfi, Ivan Foschi, Tito Masi) e l'ex Presidente di Banca
Centrale dr. Antonio Valentini continuano a tacere sulla vicenda come se non li
riguardasse ed aspettano passivamente che i fatti emergano dalle procure
italiane?
In proposito Gabriele Gatti, in qualità di Segretario di Stato alle Finanze, lanciò a suo tempo una clamorosa accusa contro Stolfi (non pare, come per altre accuse che fra i due siano scattate denunce).
Ancora a proposito di Bdt: non è stata data esecuzione alla deliberazione consiliare del luglio 2012, presa all'unanimità.

Antonio Di Matteo e Francescantonio Di Stefano