Corriere Romagna: Unifidi, il credito che salva le imprese / Fino al novembre 2013 finanziate circa 500 aziende per un totale di 42 milioni di euro / Il consigliere Pozzi: «Oggi l’80 per cento delle richieste passa dal consorzio»
RIMINI. «Senza Unifidi la maggior parte delle piccole e medie imprese della provincia di Rimini sarebbe in ginocchio». Lo ha detto chiaro e tondo Renzo Pozzi, consigliere di sorveglianza di Unifidi, il più grande consorzio di garanzia d’Europa, durante il X Congresso provinciale della Confartigianato all’hotel La Perla. A parlare sono i numeri. Dei prestiti della cassa hanno usufruito nel 2012 ben 610 aziende per un totale di 50 milioni di euro erogati sul territorio. Dato in linea con l’anno in corso perché fino al novembre 2013 sono state circa 500 le ditte locali che hanno chiesto fondi per 42 milioni di euro alla cooperativa di garanzia. Morale. «Oggi - afferma Renzo Pozzi - l’80 per cento del credito alle imprese, passa da Unifidi (società creata con pari quote da Cna e Confartigianato), che mette in campo un patrimonio di 70 milioni di euro gestito tramite 40 banche convenzionate. E se l’usura a Rimini e provincia non ha attecchito il merito è anche del consorzio». Diversamente la situazione sarebbe davvero grigia perché «gli istituti di credito concedono alle piccole imprese solo il 20% del credito, mentre l’80% finisce in mano ad aziende con oltre 20 dipendenti» chiarisce Pozzi. Ma ci sono altri dati che chiariscono le difficoltà del quadro economico: «In Italia i crediti inesigibili sono saliti a 150 miliardi di euro contro i 46 miliardi del 2007 - spiega Pozzi -: questo significa che su 100 euro prestati, 13 non tornano indietro». (...)
