IlSole24Ore: G8, «vademecum» in dieci punti contro evasione e paradisi fiscali
È un vero e proprio vademecum in 10 punti quello che a Lough Erne i Grandi della Terra hanno messo a punto per sostenere quelle "3T" - Tax, Trade e Trasparency - fortemente volute dalla presidenza Gb di David Cameron. Un vademecum per "dare linfa" all'economia, alla crescita e al lavoro che passa soprattutto per la lotta all'evasione ed ai paradisi fiscali, impegnando i leader a lavorare sullo «scambio automatico di informazioni fiscali».
Ecco i dieci punti del documento di Lough Erne:
- Le autorità fiscali di tutto il mondo dovrebbero condividere, automaticamente, le informazioni per combattere la piaga dell'evasione fiscale
- I Paesi dovrebbero cambiare le regole che consentono alle loro società di spostare i propri profitti oltre frontiera per evitare di pagare le tasse mentre le multinazionali dovrebbero rendere noti dove realizzano i propri profitti e a che tipo di tassazione sono sottoposti
- Le aziende dovrebbero essere consapevoli della propria struttura societaria, che dovrebbe anche essere chiara per le autorità
- I Paesi in via di sviluppo dovrebbero avere le informazioni e la capacità di raccogliere le tasse che sono loro dovute e di loro competenza, e gli altri Paesi hanno il dovere di aiutarli
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L'Unità: LETTA: RISULTATI SENZA RITORNO IN LOTTA AD EVASIONE FISCALE Dal G8 conclusosi in Irlanda del Nord sono arrivati «risultati senza ritorno nella lotta all'evasione e ai paradisi fiscali. Lo scambio di informazioni è ormai a portata di mano, e la parola Svizzera è la prima che mi viene in mente». Lo ha sottolineato il premier Enrico Letta nella conferenza stampa finale. «Sono temi che hanno un ritorno interno molto concreto per recuperare risorse e tasse. La pressione dell'Ocse è diventata ormai insostenibile» per i paradisi fiscali. «Importante anche il tema dell'erosione della base imponibile da parte delle multinazionali, ne ha parlato anche Obama in modo marcato, ed è questione molto sentita anche in Italia, dove la nostra volontà di attrarre multinazionali ha bisogno di regole che portino le multinazionali a pagare le tasse dove producono, e quindi anche in Italia».
