SAN MARINO. Manca una gara al termine della fase di qualificazione agli Europei di Calcio 2017 Under 21. La nazionale di San Marino, guidata da Mirco Papini, incontrerà il prossimo 5 ottobre 2016 alle 20.30 in casa la fortissima Spagna, con la quale si è già scontrata l'1 settembre. Al Castalia di Castellón de la Plana la gara, valida per il Gruppo 6, era terminata 6 a 0. Un risultato che ha reso onore alla giovane compagine sammarinese, anche in considerazione che a sette minuti dalla fine il risultato era ancora inchiodato sul 4-0. Uno score che, invece, sul Titano ha fatto storcere il naso a qualcuno. A palla ferma, ne parliamo con Mister Papini.
Papini dopo la storica vittoria su Gibilterra quando era ct dell'Under 16 nel 2013
Papini, i commenti dopo la partita sono stati ingenerosi nei confronti dei ragazzi della Under 21. Cosa non è stato apprezzato, secondo lei?
Parto da un dato: la trasferta precedente in Spagna dell'Under 21 si era conclusa 14-0. Noi a sette minuti dalla fine eravamo ancora sul 4-0. Gli allenatori passano, ma i ragazzi sono un patrimonio non solo per la Federazione, ma per tutto il Paese, e vanno sostenuti, difesi.
Come hanno preparato la gara i suoi ragazzi?
Con grande entusiasmo. Sono ragazzi generosi, fanno tantissimi sacrifici per poter scendere in campo. Arrivano negli spogliatoi con la divisa da lavoro, si cambiano e si mettono a disposizione. Alcuni non sono potuti venire in Spagna perché non hanno avuto il permesso di lavoro: sono trasferte che impegnano diversi giorni. Non solo: queste gare sono partite impossibili e mettono a rischio la propria autostima. Perdere malamente o incassare tanti goal può far male.
Papini, in primo piano sulla sinistra, durante il recente incontro
del 12 settembre 2016 con la Reggenza
Quali erano i valori in campo, nella sfida persa con la Spagna?
I ragazzi sono scesi in campo con grande dignità. Vanno ringraziati e lodati, perché sono abituati a dare il duecento per cento, andando oltre le proprie possibilità. Vanno in 'guerra' disarmati, e tornano a casa a testa alta. Hanno affrontato ragazzi del 1994, mentre in squadra noi abbiamo 1995-1996-1997 e anche un 1998. Di là, gli iberici, giocano in squadre come Atletic Valencia, Everton e altre compagini di serie A e hanno già stipendi milionari.
Come è stato l'andamento della gara?
Se il compito della Spagna era fare tanti gol, vista anche la situazione nel girone, ci ha fatto molto piacere senitere i complimenti dell'allenatore avversario al termine della gara. Perché durante il match ha dovuto cambiare il modulo per riuscire nel suo intento. Hanno dovuto virare sui cross, invece che poter contare sul gioco palla a terra. E hanno cercato il tiro da fuori, invece che i passaggi filtranti. Perché siamo stati davvero bravi a chiudere gli spazi. Abbiamo cercato di dare fastidio a questi grandi giocatori, e ci siamo riusciti.
Foto ufficiale di Mirco Papini, CT Under 21 San Marino, dal sito fsgc.sm
Ora la Spagna, di nuovo, in casa. Come andrà?
Ci metteremo il cuore e speriamo in uno stadio pieno: i nostri ragazzi hanno bisogno del loro pubblico, di essere sostenuti, incoraggiati. Sono un bene nazionale, da difendere da tutti i detrattori. Chi non apprezza quello che fanno, secondo me, capisce poco di calcio.
Il rapporto con la Federazione, dopo questa gara, si è incrinato?
Assolutamente no. Anzi: ringrazio la Federazione Sammarinese Gioco Calcio, a partire dal presidente Crescentini fino all'ultimo dei magazzinieri, perché mi hanno dato la possibilità di vivere con la massima tranquillità questa bellissima esperienza di ct della nazionale Under 21. E' un'occasione di cui sarò sempre grato. E sono contento di aver potuto ricambiare la stima e la fiducia della Federazione. Merito di questi ragazzi, naturalmente. Per questo non dobbiamo mai dimenticare quello che hanno fatto. Comunque andrà, dovremo solo alzarci in piedi ed applaudirli.
Libertas.sm